Corte cassazione sentenza n.22810 del 26 settembre 2018
Il caso: un avvocato vede accolta in sede ordinaria e in appello la sua richiesta di risarcimento avanzata ad una compagnia per il mancato funzionamento della linea telefonica dello studio.
Con la sentenza n.22810 del 26 settembre 2018 la Corte di Cassazione ha stabilito che gli acquisti dei legali nell’esercizio della professione non sono riconducibili alla normativa in favore dei consumatori.
Il consumatore infatti è la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale e professionale svolta.
Nello specifico la Cassazione dichiara che “in applicazione di questo principio è escluso che possa acquistare la veste di consumatore e di conseguenza indicare il foro del proprio domicilio”:
Tutte queste sentenze si fondano sul principio che non possono essere applicate le norme che regolano il codice del consumo sia gli atti che costituiscono esercizio della professione che quelli legati alla professione da un nesso funzionale.